Educazione sessuale e MTS: i dati sugli over 50 e sui Millennials

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Gli over 50, i nati tra il 1945 e il 1964 chiamati anche baby boomer, sono più restii all’uso del preservativo e sono anche i meno informati sulle MTS, a differenza dei Millennials, i ragazzi nati tra il 1989 e il 2000, che temono maggiormente il sesso e sono più informati sui rischi del sesso non protetto. Queste sono le nuove tendenze che sorprendono e preoccupano.

Alla luce dei dati raccolti sorgono spontanee alcune domande: quanto si sa di educazione sessuale e malattie sessualmente trasmissibili?

Educazione sessuale: informare per prevenire

Prima di analizzare e mettere a confronto due generazioni così distanti ma per certi versi simili tra loro, è necessario specificare perché la prevenzione sessuale e l’educazione sessuale siano fattori fondamentali per il benessere della popolazione che non possono essere considerati separatamente.

Prima di tutto non ci può essere prevenzione senza educazione, nel 2018 è fondamentale sapere e comprendere come avviene il contagio del virus HIV e di tutte le altre MTS, la loro diagnosi e prevenzione, capire che nessuno è immune e come difendersi.

Educare giovani e grandi al sesso protetto perché non è realmente scontato per tutti sapere che il preservativo è l’unico metodo anticoncezionale in grado di proteggere da tutte le malattie sessualmente trasmissibili e dalle gravidanze indesiderate.

Questo perché l’educazione sessuale negli over 50 e nei Millennials sembra essere ancora nel 2018 una pratica sottovalutata.

L’educazione sessuale insegna ad approcciarsi correttamente al sesso e a prevenire problemi più o meno gravi di diversa entità.

Spiegare e apprendere le dinamiche del sesso al livello psico-fisico, le sue implicazioni, i rischi e i benefici, è estremamente importante a qualunque età.

Educazione sessuale e falsi miti

Ci sono ancora troppi falsi miti e pratiche sessuali molto pericolose che rischiano di minacciare il benessere sessuale di grandi e giovani, esaminiamone qualcuno:

  • Un italiano su quattro non usa il preservativo, non ostante il coito interrotto, statisticamente, fallisce nel 25% dei casi;
  • L’89% delle giovani italiane si informa sulla contraccezione ricorrendo al web, il 48% chiede informazioni soltanto agli amici, il 21% al ginecologo o al consultorio;
  • I dati statistici elaborati dalla Federazione italiana di sessuologia scientifica rilevano che: il 56,25% degli intervistati usa il condom solo per prevenire una gravidanza indesiderata: solo il 36% lo fa per evitare malattie sessualmente trasmesse;
  • Chem sex: una pratica sessuale estremamente pericolosa che coinvolge grandi e giovani in un mix di droghe assunte per il sesso di gruppo.

E poi ancora i falsi miti sul sesso, sulla contraccezione e sulle MTS:

  • Avere rapporti sessuali non protetti e completi durante il ciclo mestruale non riduce le possibilità di una gravidanza
  • Se entrambi i partner sono affetti dal HIV devono utilizzare il preservativo, il rischio è quello di scambiarsi diversi tipi di ceppi del virus diventando resistenti alle terapie;
  • Anche attraverso il sesso anale si possono contrarre malattie sessualmente trasmissibili

Over 50 VS Millennials: quanto ne sanno di educazione sessuale e prevenzione

Nello specifico però quanto ne sanno di Educazione Sessuale e Prevenzione gli Over 50? Gli ultimi dati raccolta rilevano che:

  • Da alcune interviste fatte ai nati tra il 1945 e il 1964 emerge una sostanziale disinformazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, infatti gran parte degli uomini infatti rifiutano l’uso del condom anche durante per il sesso occasionale;
  • Molti di loro pensano di essere “immuni” dal contrarre malattie veneree per via della loro decennale esperienza col sesso;
  • Le nuove diagnosi di contagio da HIV fino all’anno scorso riguardavano gli Over 50 solo per il 14%, oggi invece rappresentano il 20%.

Ma perché gli Over 50 non vogliono usare il preservativo? La risposta a questa domanda riporta l’attenzione su quanto sia fondamentale fare educazione sessuale a qualsiasi età: molti di loro sono convinti che indossare il preservativo ridurrebbe lea possibilità di avere e mantenere un’erezione.

Educazione sessuale e Millennials: indietro di anni

Mentre i Millennials? I nati tra il 1980 e il 200 risultano essere maggiormente informati rispetto alla generazioni dei loro genitori e questo grazie alla campagne di sensibilizzazione organizzate nelle scuole, eppure l’educazione sessuale sembra essere ancora trascurata e sottovalutata. Infatti giovani degli anni 80’ e 90’ temono i rapporti sessuali motivo per cui fanno meno sesso e cominciano più tardi rispetto alle generazioni precedenti.

Ecco alcuni dati

  • A causa della sovraesposizione al porno che crea false aspettative e a causa della disinformazione e della mancanza di un adeguato programma di educazione sessuale, i giovani insicuri e inesperti, non sanno come approcciarsi al sesso decidendo di ritardare le prime esperienze e sbagliando soprattutto anche nella scelta dei contraccettivi;
  • I dati del 2016 rivelano l’aumento del rischio di contagio di MTS nella fascia di età compresa tra i 14-18 anni;
  • I ragazzi di età compresa tra i 16-20 anni fa meno sesso e senza protezione;
  • In Inghilterra 1 Millennial su 8 è vergine all’età di 26 anni.

Conclusioni:

Un dato che accumuna entrambe le generazioni è sicuramente la disinformazione in materia di contraccezione e prevenzione: molti di loro sono ignari dell’esistenza del preservativo femminile e dei nuovi materiali tecnologicamente avanzati come il poliisoprene e la resina sintetica.

Le nuove tipologie di condom, la promessa della loro qualità, sottigliezza e resistenza, per fortuna in molti casi incoraggiano il sesso protetto e l’uso di contraccettivi a barriera. Ma siamo ancora troppo lontani dal ritenerci fuori pericolo e davvero ben informati.

L’educazione sessuale è ancora una volta la chiave per ridurre il contagio e la diffusione delle MTS, ed è l’unica soluzione per difendersi e debellare il virus HIV che nonostante i progressi, continua a diffondersi senza badare all’età e all’esperienza in ambito sessuale.