Ai giorni nostri, la medicina ha fatto dei passi da gigante (e molti altri speriamo ne faccia), iniziando a impiegare tecniche sempre più innovative per curare le persone e per diagnosticare in loro dei problemi di salute. È il caso degli ultrasuoni, una tecnologia oramai largamente diffusa e in grado di rappresentare un vero e proprio alleato per ciascuno di noi.
Tuttavia, pur magari essendosi sottoposti a delle terapie o delle diagnosi che si avvalgono degli ultrasuoni, non tutte le persone sono a conoscenza di questa tecnica e delle sue funzionalità.
Cosa sono gli ultrasuoni?
Si tratta di onde acustiche che possiedono una frequenza superiore ai 20.000 Hz (Hertz, ossia l’unità di misura delle frequenze) e non sono udibili dall’orecchio umano, tranne nel caso di alcuni soggetti che presentano una sviluppata abilità nel sentire i suoni. Generalmente, infatti, le persone riescono ad udire delle onde con frequenze decisamente più ridotte.
Essi possono essere utilizzati sul corpo umano dal momento che una delle loro caratteristiche principali è la capacità di penetrare nel sistema biologico. L’infiltrazione nel corpo avviene a una profondità inversamente proporzionale alla frequenza delle onde acustiche.
Per visualizzare mentalmente la diffusione delle onde acustiche nel corpo umano, basti pensare a come un sasso gettato in acqua produca delle onde circolari che partono dal punto in esso è venuto a contatto con la superficie e si allargano via via. Proprio come nell’esempio citato, bisogna sottolineare che più le onde si estendono e più la loro intensità si riduce.
La diminuzione dell’intensità delle onde è dovuta anche ai tessuti che esse si trovano ad oltrepassare e, in particolare, alla loro densità. Inoltre, quando queste superano due tessuti diversi, si verificano dei fenomeni di riflessione delle onde (eco) sulla superficie che divide le due strutture. Tale avvenimento è alla base del funzionamento delle ecografie così come noi le conosciamo.
L’utilizzo degli ultrasuoni per accertamenti
Senza ombra di dubbio, gli ultrasuoni hanno una funzione primaria nelle indagini di natura ecografica. Il fenomeno spiegato in precedenza è quello su cui si fondano le ecografie diagnostiche, dove gli echi che si formano dagli ultrasuoni oltrepassano organi e tessuti e permettono di visualizzare quest’ultimi, al fine di controllare la presenza di corpi estranei o quant’altro.
Da un punto di vista dei rischi, l’ecografia è piuttosto sicura per l’operatore che la esegue e per il paziente. Difatti, l’unione di alta frequenza (che ne contiene la propagazione in aria) e bassa intensità delle onde fanno di questa diagnosi una pratica al riparo da problematicità per la salute delle persone.
Gli ultrasuoni come terapia
Per coloro che soffrono di disturbi alle articolazioni o ai muscoli, gli ultrasuoni possono rivelarsi una soluzione davvero efficace. In ambito ortopedico, essi sono impiegati per la cura di:
- artriti
- artrosi
- borsite
- contratture muscolari
- distorsioni
- slogature muscolari
- tendiniti
Nei percorsi di riabilitazione gli ultrasuoni impiegati nelle zone del corpo dolenti producono un riscaldamento dell’area trattata, a cui si associa una diminuzione del dolore (effetto analgesico) e una riduzione del gonfiore. In aggiunta, le onde acustiche consentono anche ai muscoli di rilassarsi e, dunque, di limitare gli spasmi.
Tecnicamente, nel momento in cui l’ultrasuono attraversa una determinata parte del corpo, l’onda acustica provoca un cambiamento nella pressione dei tessuti e un’alternanza tra compressione e decompressione. In questo modo si crea una sorta di micromassaggio che facilita lo scambio tra le cellule, il drenaggio e l’assorbimento dei liquidi.
Questi ultimi effetti citati hanno spinto molti esperti del settore ad avvalersi degli ultrasuoni anche nella medicina estetica (ad esempio nell’intervento di Vaser Lipo HD o nell’eliminazione della cellulite), al fine di eliminare inestetismi e far sì che le persone abbiano l’aspetto desiderato.
Trattamenti con contatto diretto o indiretto
Gli ultrasuoni si interfacciano con il corpo in due modi diversi. Nel primo caso, il macchinario che produce ultrasuoni entra in contatto con la corporatura e per aiutare la trasmissione delle vibrazioni la testina del macchinario viene cosparsa di una sostanza. È il tipico esempio dell’ecografia.
Nel secondo, al contrario, non c’è contatto, ma la parte del corpo viene immersa in una bacinella d’acqua per 10/15 minuti con il macchinario che si trova ad agire a 1 cm dalla pelle.
Controindicazioni
Nonostante rappresentino una tecnologia che aiuta le persone a controllare e migliorare la propria salute, gli ultrasuoni non possono essere utilizzati sempre e comunque. Ad esempio, non sono indicati per ecografie nella zona cardiaca, in quella cefalica o nelle aree riferite agli organi genitali, onde evitare dei danni anche gravi.
Allo stesso modo, gli ultrasuoni andrebbero evitati nei bambini e negli adolescenti.
Conclusioni
Gli ultrasuoni, come ad esempio la magnetoterapia, stanno acquisendo una popolarità sempre più marcata, in particolare come metodo per curare delle patologie che affliggono i muscoli o le articolazioni dei pazienti. Dunque, conoscere tale tecnica è fondamentale per capire il motivo del loro utilizzo e i benefici che apportano.