Prostata a che età fare i primi controlli

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La prostata è uno degli organi che crea più disagi agli uomini quando purtroppo si ammala, allora a che età cominciare i primi controlli?

Se sei capitato in questa pagina sicuramente ti starai chiedendo quando è il caso di cominciare a fare i primi esami alla prostata. In questo articolo potrai trovare la risposta che fa al caso tuo e capire perché è così importante tenere monitorato quest’organo maschile.

Che cos’è la prostata?

La prostata è un organo maschile, le sue dimensioni sono identiche a quelle di una castagna ed appartiene sia al sistema riproduttivo maschile che al sistema urinario maschile. Quest’organo è situato in prossimità della vescica e circonda l’uretra. Le sue dimensioni abbiamo detto che sono quelle di una castagna e non superano in genere i 4 centimetri di larghezza anche se poi effettivamente la situazione varia di persona in persona.

Quest’organo esclusivamente maschile è importantissimo sia per l’apparato riproduttivo che per l’apparato urinario. Infatti la prostata è la diretta responsabile della produzione del liquido seminale ( composto da proteine e Sali minerali) che consente la sopravvivenza, il nutrimento e la protezione dei spermatozoi. È infatti un componente importantissimo dello sperma maschile. Senza la funzionalità della prostata il liquido seminale non verrebbe prodotto e il sistema riproduttivo maschile sarebbe compromesso.

L’altra sua funzionalità molto importante si avvicina invece al sistema urinario maschile, la prostata è infatti responsabile di controllare il flusso di urina ecco perché molto spesso chi ha problemi alla prostata riscontra anche problemi di incontinenza o di difficoltà urinaria. Questo succede in particolar modo quando la prostata si infiamma e subisce perciò una modifica delle sue dimensioni. Si sente spesso parlare infatti di ingrossamento della prostata, ma tutte le patologie legate a quest’organo le vedremo nel prossimo paragrafo.

Patologie della prostata

Le patologie che possono colpire la prostata sono piuttosto gravi ecco perché si educa la popolazione maschile alla prevenzione e al monitoraggio di quest’organo. Le patologie che possono colpire la prostata sono:

  • Infiammazione prostatica, chiamata anche prostatite, molto spesso accompagnata da ingrossamento della stessa. I sintomi riscontrati dal paziente sono forte bruciore, dolore durante la minzione, incontinenza e a volte stati febbrili;
  • Ingrossamento benigno prostatico o ipertrofia prostatica benigna presenta sintomi molto simili all’infiammazione. Anche qui si riscontra dolore durante la minzione che risulta essere anche molto frequente in alcuni casi causando l’incontinenza, in altri invece il getto diventa debole e si ha difficoltà ad urinare;
  • Tumore prostatico invece non presenta alcun sintomo e si riscontra unicamente con esami del sangue o esami specifici. Oggi è curabile nella maggior parte dei casi ma solo fino a qualche anno fa questo tumore era fatale per quasi tutti gli uomini. Non presentando alcun sintomo molto spesso la patologia viene riscontrata quando ormai è in uno stato avanzato.

A chi rivolgersi per curare tutte le patologie della prostata?

Quando riscontriamo problematiche relative alla prostata o all’apparato riproduttivo e urinario maschile è bene consultare un medico specialista. Il medico specialista in questi casi è l’urologo che si occupa di trattare tutte le patologie che possono essere riscontrate da parte di un paziente sia a livello urinario che sessuale. Se hai bisogno un urologo a Milano ,puoi pensare di affidarti alle mani esperte del Dottor Andrea Russo, al quale mi sono rivolto personalmente in diverse occasioni per far visitare mio padre. Quando si tratta della sfera sessuale invece si affiancherà un andrologo che è il medico specialistico nella cura di tutte le patologie legate all’apparato riproduttivo maschile, ma in tutti gli altri casi potrà eseguire la diagnosi da solo. A volte l’urologo ha anche competenze andrologiche e quindi riveste un doppio ruolo avendo una doppia specializzazione.

L’urologo è perciò il medico professionista che si occupa di curare, monitorare, studiare e analizzare tutte le patologie legate all’apparato urinario maschile e in quindi anche le patologie legate alla prostata.

È bene rivolgersi a questo medico ogni volta che presentiamo problematiche legate all’apparato urinario maschile e quindi difficoltà ad urinare o a trattenere l’urina, dolore nella zona inguinale, sangue nelle urine, fastidi di ogni tipo, bruciori o quant’altro. I sintomi sono infatti infiniti e non è il caso di sottovalutarli mai.

L’urologo grazie ad una visita specialistica che prevede un’anamnesi completa del paziente e una visita palpativa saprà già dal primo incontro in che direzione andare per riscontrare il problema, la maggior parte delle volte potrebbe infatti richiedere ulteriori esami come ad esempio le analisi del sangue o ecografie specifiche.

Se il nostro obiettivo è quello di non inciampare nella possibilità di vedere la comparsa di una delle patologie sopra citate allora è il caso di prevenire. Per prevenire abbiamo bisogno di rivolgerci ad un urologo, ma qual è il momento più giusto per farlo? Prosegui la lettura per scoprirlo.

Quand’è il momento giusto per cominciare ad eseguire dei controlli sulla nostra prostata?

L’età indicata dai medici in cui si consiglia di iniziare delle visite preventive onde evitare di dover affrontare patologie più o meno gravi è 50 anni. Si consiglia quest’età perché viene considerata l’età generica in cui un uomo dovrebbe entrare in andropausa e quindi avvengono una serie di cambiamenti fisici e ormonali che possono condizionare lo stato di salute della prostata. Ci sono diversi esami che si possono eseguire a scopo preventivo ma i più adatti e indicati sono:

  •  L’esame di dosaggio PSA è un esame del sangue che permette di controllare il livello dell’antigene prostatico all’interno del sangue. Il PSA (https://it.wikipedia.org/wiki/Antigene_prostatico_specifico) è una proteina che consente di mantenere fluido il liquido seminale e questa proteina possiamo riscontrarla nel sangue. Se dall’analisi del sangue verifichiamo un valore elevato di PSA allora è sintomo di qualcosa di anomalo alla prostata che può essere una semplice infiammazione o qualcosa di più grave;
  • L’ecografia prostatica trans-rettale permette di verificare lo stato di salute della prostata se ha subito variazioni in particolare se la prostata presenta un ingrossamento anomalo e di che natura è;
  • Esplorazione rettale della prostata per mano dell’urologo che esegue manualmente la visita inserendo nel retto un dito per poter costatare dimensioni, forma e la consistenza dell’organo. Grazie a questo esame è possibile riscontrare l’eventuale presenza di noduli sospetti.

Questi esami sono tutti preventivi e vanno alla ricerca di un eventuale patologia che potrebbe anche non esserci, è bene ed importante prevenire la comparsa di qualsiasi patologia legata alla prostata non solo per salvaguardare il nostro stato di salute ma anche per evitare situazioni di disagio ed imbarazzo.

Ovviamente l’età dei 50 anni è indicata per chi non presenta alcun disturbo, nel momento in cui si presentano disturbi di ogni genere a questo apparato è bene rivolgersi immediatamente al medico di famiglia che vaglierà l’opzione di consultare uno specialista considerando i sintomi presentati dal paziente.