L’ipertensione arteriosa, comunemente nota come pressione alta, è un problema di salute comune che colpisce circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi. Non è una malattia in sé, ma aumenta significativamente il rischio di altre malattie cardiovascolari come l’infarto del miocardio, l’insufficienza cardiaca e l’ictus. In questo articolo esploreremo le cause dell’ipertensione arteriosa, i sintomi che aiutano ad individuarla e le strategie per prevenirla e curarla.
Cos’è l’ipertensione arteriosa?
L’ipertensione arteriosa (nota anche come pressione alta) è una condizione medica caratterizzata da un aumento della pressione sanguigna all’interno delle arterie. Ciò significa che il cuore deve pompare il sangue con una forza maggiore rispetto a quella necessaria in una persona con una pressione sanguigna normale. Tale aumento della pressione può causare una serie di problemi di salute a lungo termine, in quanto può danneggiare le arterie e gli organi del corpo.
La pressione arteriosa viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg) e viene espressa come due numeri, ad esempio 120/80 mmHg. Il primo numero rappresenta la pressione sistolica, ovvero la pressione esercitata dal cuore durante la contrazione (sistolica) del ventricolo sinistro. Il secondo numero rappresenta la pressione diastolica, ovvero la pressione quando il cuore si rilassa (diastolica) tra le contrazioni.
In generale, la pressione sanguigna considerata normale è inferiore a 120/80 mmHg. Se la pressione sistolica è compresa tra 120 e 129 mmHg e la pressione diastolica inferiore a 80 mmHg, si parla di “pressione sanguigna elevata” o “pre-ipertensione”. Se la pressione sistolica è superiore a 130 mmHg o la pressione diastolica superiore a 80 mmHg, si parla di ipertensione arteriosa.
L’ipertensione arteriosa può essere classificata in due tipi principali: l’ipertensione primaria o essenziale e l’ipertensione secondaria.
L’ipertensione primaria rappresenta circa il 90-95% dei casi di ipertensione e non ha una causa nota. Tuttavia, sono stati identificati alcuni fattori di rischio che possono contribuire alla sua comparsa, come ad esempio l’età avanzata, la familiarità per l’ipertensione arteriosa, la razza (più frequente tra i neri), l’obesità, l’abuso di alcol, il fumo di sigaretta, il consumo eccessivo di sale e una dieta poco equilibrata.
L’ipertensione secondaria, invece, è causata da un’altra patologia o condizione medica, come ad esempio una malattia renale, un’alterazione della funzionalità della ghiandola surrenale o un restringimento delle arterie renali.
L’ipertensione arteriosa non è una malattia in sé, ma è un fattore di rischio importante per altre malattie cardiovascolari, come l’infarto miocardico, l’ictus, l’insufficienza cardiaca e l’insufficienza renale.
Come riconoscerla e quali sono i principali sintomi?
L’ipertensione arteriosa è spesso definita una “malattia silenziosa” poiché non si manifesta con sintomi evidenti. Tuttavia, ci sono alcuni segnali che possono aiutare a riconoscere l’aumento della pressione sanguigna. Le persone affette possono sperimentare mal di testa, stordimento, vertigini, ronzii, alterazioni della vista e occasionalmente, sangue dal naso. Tuttavia, questi sintomi sono spesso sottovalutati o imputati ad altre cause, poiché sono comuni a molte altre condizioni di salute.
Principali cause dell’ipertensione arteriosa
L’ipertensione arteriosa può essere causata da molteplici fattori. In molti casi, non si riesce a identificare una causa precisa. Tuttavia, ci sono alcuni fattori di rischio che possono aumentare le probabilità di sviluppare l’ipertensione arteriosa.
Una delle principali cause dell’ipertensione arteriosa è la genetica. Infatti, ci sono famiglie in cui l’ipertensione arteriosa si manifesta con una certa frequenza, suggerendo una predisposizione genetica. In questi casi, la pressione alta è dovuta a un’anomalia genetica che influisce sulla funzionalità dei vasi sanguigni.
Un’altra causa comune dell’ipertensione arteriosa è uno stile di vita poco salutare, in particolare una dieta ricca di sale e povera di frutta e verdura. Il sale infatti, è in grado di aumentare la pressione sanguigna, poiché favorisce la ritenzione di liquidi. Inoltre, l’obesità e il sovrappeso sono fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo dell’ipertensione arteriosa.
L’abuso di alcolici e l’uso di droghe, come la cocaina e le anfetamine, possono anche causare l’ipertensione arteriosa. Queste sostanze infatti, possono provocare un aumento della pressione sanguigna a causa dell’aumento della frequenza cardiaca e della contrazione dei vasi sanguigni.
Altre cause dell’ipertensione arteriosa possono includere problemi di salute come l’apnea notturna, la sindrome di Cushing e la malattia renale cronica. Inoltre, l’uso di alcuni farmaci come i cortisonici e le pillole anticoncezionali, può aumentare il rischio di sviluppare l’ipertensione arteriosa.
Infine, l’età e il sesso sono anche fattori che possono contribuire allo sviluppo dell’ipertensione arteriosa. Le donne in particolare, possono essere più a rischio dopo la menopausa, quando il loro corpo produce meno estrogeni. Gli uomini in generale sono più a rischio di sviluppare l’ipertensione arteriosa rispetto alle donne, ma dopo la menopausa il rischio aumenta anche per le donne.
In generale, l’ipertensione arteriosa può essere causata da una combinazione di fattori genetici, stile di vita poco salutare e problemi di salute. Identificare e correggere queste cause, quando possibile, può aiutare a prevenire e curare l’ipertensione arteriosa.
Come prevenirla a tavola
L’ipertensione arteriosa è una patologia che può essere prevenuta o gestita anche attraverso una corretta alimentazione. L’obiettivo di una dieta ipertensiva è quello di ridurre l’apporto di sale e di grassi saturi, favorire l’assunzione di frutta e verdura, cereali integrali, pesce e alimenti ricchi di potassio, calcio e magnesio.
Il sale è uno dei principali fattori che contribuiscono all’ipertensione, poiché la sua assunzione in eccesso aumenta la ritenzione idrica e la pressione arteriosa. La quantità di sale giornaliera consigliata è di 5 grammi al giorno, che corrispondono a circa un cucchiaino. Per ridurre l’assunzione di sale, si consiglia di limitare l’uso di sale da cucina e di evitare cibi salati come i salumi, i formaggi stagionati, le patatine fritte e i prodotti in scatola.
Gli acidi grassi saturi, presenti in alimenti di origine animale come burro, formaggi, carne rossa e insaccati, possono aumentare il livello di colesterolo nel sangue e quindi contribuire all’ipertensione. Per questo motivo, è consigliabile limitare il consumo di questi alimenti e preferire quelli ricchi di acidi grassi insaturi come l’olio extravergine di oliva, i semi di lino, i semi di girasole, il pesce e gli avocado.
Frutta e verdura sono fondamentali in una dieta ipertensiva perché sono ricchi di potassio, magnesio e fibre. Il potassio, infatti, aiuta a ridurre la pressione arteriosa contrastando l’effetto del sodio, mentre il magnesio è importante per il rilassamento dei vasi sanguigni. Inoltre, le fibre aiutano a ridurre il livello di colesterolo nel sangue e a prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Si consiglia di consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, preferendo quelli di colore verde scuro e arancione.
I cereali integrali, come il riso integrale, il pane integrale, la pasta integrale e la quinoa, sono ricchi di fibre e aiutano a mantenere stabile il livello di zuccheri nel sangue. Inoltre, sono una fonte di magnesio e di altri nutrienti importanti per la salute del cuore. Si consiglia di consumare almeno 3 porzioni di cereali integrali al giorno.
Il pesce è una fonte di proteine magre e di acidi grassi omega-3, che sono utili per ridurre l’infiammazione nel corpo e prevenire le malattie cardiovascolari. Si consiglia di consumare almeno 2 porzioni di pesce alla settimana, preferendo quelli ricchi di omega-3 come il salmone, la sardina, il tonno e l’aringa.
Infine, è importante limitare o ancor meglio evitare il consumo di alcolici, ed il fumo.
I benefici dello sport e di una moderata attività sportiva
La pratica di sport e moderata attività fisica possono essere efficaci nel prevenire l’ipertensione, anche se l’effetto può variare a seconda della persona e del tipo di attività fisica praticata.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda almeno 150 minuti di attività fisica moderata o 75 minuti di attività fisica vigorosa a settimana per mantenere uno stile di vita sano. L’esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre la pressione sanguigna, migliorare la circolazione, ridurre il rischio di malattie cardiache e migliorare la salute generale.
È importante scegliere un’attività fisica che sia adatta alle proprie capacità e alle proprie preferenze. Camminare, correre, nuotare, andare in bicicletta o praticare attività come lo yoga o il pilates possono essere buone opzioni.
Tuttavia, è sempre importante consultare il proprio medico prima di iniziare un nuovo programma di attività fisica, soprattutto se si ha già problemi di salute come l’ipertensione. Il medico potrebbe anche raccomandare l’assunzione di farmaci per la pressione sanguigna, insieme a una dieta sana e all’esercizio fisico, per mantenere sotto controllo la pressione sanguigna.
E se alla fine non basta … Farmaci e cure per l’ipertensione
In alcuni casi, l’ipertensione arteriosa può essere controllata con una dieta sana ed equilibrata e uno stile di vita attivo. Tuttavia, se la pressione sanguigna rimane elevata nonostante queste misure, può essere necessario assumere farmaci.
Esistono diversi tipi di farmaci per il trattamento dell’ipertensione arteriosa, tra cui diuretici, beta-bloccanti, ACE-inibitori, calcio-antagonisti e altri. Il medico sceglierà il farmaco più appropriato in base alle caratteristiche del paziente e ai sintomi dell’ipertensione.
In alcuni casi, può essere necessario assumere più di un farmaco per controllare efficacemente la pressione sanguigna. È importante seguire scrupolosamente le indicazioni del medico e assumere i farmaci esattamente come prescritto.
L’ipertensione arteriosa è uno stato di salute da non sottovalutare, in quanto può comportare rischi molto seri nel medio e lungo termine, come malattie cardiovascolari e altre malattie invalidanti. È importante individuare tempestivamente l’ipertensione arteriosa e adottare uno stile di vita sano ed equilibrato per prevenirla e prevenire i danni associati. E’ fondamentale controllare periodicamente la pressione sanguigna, soprattutto se si hanno fattori di rischio come familiarità, età avanzata o problemi di salute. Se si sospetta di avere l’ipertensione, è importante rivolgersi al medico per una diagnosi precisa e un trattamento adeguato.