Che relazione intercorre tra l’alimentazione ed il benessere mentale? Il poeta romano Giovenale nelle sue Satire scrisse “Mens sana in corpore sano”. con questa espressione poneva l’attenzione sull’importanza di avere un corpo in forma ed una mente sana.
Mantenere un corpo in salute, però, non viene inteso solo come mero senso estetico del bello (come ai tempi degli antichi Greci), bensì anche come conseguenza di una nutrizione quotidiana adeguata.
Da allora molti studi sono stati compiuti e molti di questi hanno tentato di indagare il complesso rapporto tra alimentazione e benessere mentale.
Con il tempo si è conferita molto importanza alla necessità di mantenere un corpo in salute, in modo tale da offrire benefici anche a livello psicologico.
Alimentazione e salute mentale: psicologia nutrizionale
Diversi studi confermano il ruolo di interdipendenza tra alimentazione e benessere psicologico. Quest’ultimo, infatti, si ottiene anche aderendo a stili di vita e ad un regime alimentare sano ed equilibrato.
A partire da tale convinzione, negli ultimi anni, si è costituita la Psichiatria nutrizionale, la quale ha come campo di ricerca gli elementi di correlazione tra dieta equilibrata e salute mentale.
“La mente, infatti, si attiva attraverso una serie di processi biochimici”, sottolinea la Dott.ssa Ilaria Giannoni, Psicologa a Firenze.
“Questi ultimi, conseguentemente, necessitano di determinati nutrienti ed antiossidanti affinché possano agire in maniera corretta”.
Da qui si evince l’importanza di una nutrizione adeguata che possa permettere alla componente psicologica della mente di mantenersi attiva e possa conservare una buona natura neurologica come prevenzione ad eventuali disturbi.
A tal proposito, Sarris e collaboratori, in uno dei loro numerosi studi sulla tematica, tentano di porre l’attenzione su ciò che può fungere da prevenzione per il verificarsi di disturbi mentali.
Tra gli elementi in grado di avere questa funzione preventiva figura, appunto, l’alimentazione.
Cibo e mente: come si influenzano e quali cibi preferire
Lo stesso Sarris, anche membro dell’International Society for Nutritional Psychiatry Research (ISNPR), conferma il rapporto tra adesione ad una dieta qualitativamente sana e qualità di vita generale.
Seguire un’alimentazione basata su nutrienti benefici per la salute può influire, infatti, positivamente sull’umore e sulla sensazione di benessere interiore.
Lo stile alimentare da preferire, quindi, è quello della classica dieta mediterranea, senza però esagerare nelle quantità.
Uno stile nutrizionale troppo ricco di zuccheri, ad esempio, può creare un rallentamento cognitivo dovuto conseguentemente ad un innalzamento dei livelli di insulina, la quale provoca altresì stanchezza e sonnolenza.
Consumare troppi grassi saturi, ancora, agisce negativamente sulle capacità di memoria ed attenzione. Occorre nutrirsi principalmente di carboidrati complessi quali cereali e legumi, ma anche di prodotti contenenti alti livelli di Omega 3 o Omega 6, i quali favoriscono un corretto assorbimento dei nutrienti a livello nervoso centrale e prevengono dall’insorgenza di patologie.
Anche il consumo di proteine influenza il benessere psicologico. Cibi ricchi di questi macronutrienti, infatti, promuovono la creazione di collegamenti neuronali in grado di agire sull’umore della persona. Infine, anche un giusto apporto di vitamine e di sali minerali aiuta ulteriormente la mente ad essere attiva.